Vivendo accanto a un figlio adolescente può arrivare il momento in cui, con ansia, un padre o una madre dicano amareggiati:

"Non lo riconosco più..parlavamo così bene insieme, era così attaccato a me....adesso fa fatica a salutare, sempre con quelle cuffie ad ascoltare la musica...entra ed esce di casa sempre serio e soprattutto di corsa...non l'avrei mai detto che sarebbe successo a noi..."

E invece accade: è l'adolescenza, la stagione della vita più turbolenta e carica di problemi, aspettative, paure sia dei genitori che dei figli. I genitori si sentono spesso impotenti e i figli invece  si sentono ingabbiati in una realtà troppo angusta, comunque incompresi. Tutta la famiglia è coinvolta in diretta e da questo quadro complesso possono scaturire conflitti o aspettative reciproche presto disilluse.

L'adolescente vive profonde trasformazioni interiori oltre che fisiche,  egli si sente come catapultato in una dimensione adulta che percepisce come estranea se non ostile. Egli può soffrire molto senza esserne consapevole, sentirsi arreso, solo.

E' auspicabile in primo luogo elaborare le proprie ansie di genitore  e quindi, se possibile, ascoltare il figlio instaurando un dialogo franco,  con un atteggiamento empatico, rispettoso dei tempi  del figlio che forse non coincidono con i propri. E' importante fargli capire che, se lo desidera, il genitore gli è accanto e può provare insieme a lui a elaborare il problema di cui non conosce la risposta ...ma forse la possono trovare insieme. Questo è un aspetto a mio avviso essenziale: il genitore si deve sentire coinvolto, deve, se richiesto, scendere in campo e mettersi in gioco. Se c'è un problema  da affrontare questo può diventare un problema familiare e non solo del figlio. Si ricerca insieme un linguaggio nuovo che riesca a connettere i diversi punti di vista, un dialogo aperto rispetto anche a possibili gravi problemi come dipendenze da alcol, droghe, scadente profitto scolastico, apatia, pigrizia, mancanza di interessi, non accettazione del proprio corpo o gravi disordini alimentari.

La consulenza di uno psicologo può aiutare a impostare in modo efficace il dialogo fra genitori e figli adolescenti.