<< Torna alla pagina del libro

Invito alla presentazione del libro "Caro Marito Mio Ex - Storia di una separazione".

Venerdì 28 Gennaio 2011 - Sala delle Feste, Palazzo Bastogi, Firenze

 


 

Caro Marito, mio ex...

Tema delicato, tema importante. E che riguarda tante persone... La presentazione del nuovo libro di Susanna Fontani, psicoterapeuta di Barberino di Mugello, libro che si intitola "Caro marito, mio ex. Storia di una separazione", fresco di uscita per i tipi di Gribaudi, è l’occasione per il "Punto Famiglia Mugello" per suggerire una riflessione pubblica sul rapporto di coppia. "Parleremo di coppia e di separazione affrettata, non elaborata, subito intrapresa. - spiega Fontani-  Tante coppie, per evitare di soffrire ulteriormente, perché non intravedono altre possibilità, imboccano la via della separazione. Ma sarebbero tanti gli strumenti di cui servirsi prima. . ." Ecco allora che l’incontro pubblico, che si tiene martedì prossimo 19 ottobre alle ore 21, a Villa Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo, è un’occasione per riflettere sugli elementi fondamentali per la tenuta di una coppia, per un’analisi delle difficoltà e dei rischi che possono condurre al conflitto e alla separazione. E a introdurre il tema viene a Borgo San Lorenzo don Renzo Bonetti, considerato uno dei maggiori e più sensibili esperti di famiglia in Italia, per diversi anni direttore dell’Ufficio nazionale di Pastorale Familiare della Chiesa italiana.

Tratto da "LA NAZIONE (Mugello), 17 Ottobre 2010".

 


 

In 150 a riflettere sulla crisi

E' sicuramente una buona notizia: non capita tutti i giorni di vedere una grande sala ―quella dei convegni di Villa Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo- gremita con quasi 150 persone venute a sentir parlare di coppia, famiglia, amore e separazione. Temi evidentemente ancora molto sentiti, a vedere la partecipazione di così tante persone, non pochi giovani, e tante coppie, venute da diversi paesi del Mugello. L’occasione per riflettere su queste tematiche era data dalla presentazione di un libro, scritto dalla psicologa e psicoterapeuta Susanna Fontani di Barberino di Mugello, dal titolo "Caro marito, mio ex. Storia di una separazione' edito dalla casa editrice Gribaudi di Torino. L’iniziativa patrocinata da|ll|’amministrazione comunale borghigiana era del Punto Famiglia Mugello, che oltre ad offrire servizi di consultorio e sostegno familiare, e di centro di aiuto alla vita, intende proporre iniziative culturali, di riflessione e di formazione su queste tematiche. Così a presentare il libro - ma soprattutto a dare un contributo di riflessione sui temi contenuti nel testo di Fontani- è stato invitato don Renzo Bonetti, che è stato direttore nazionale deIl’ufficio di pastorale della famiglia della CEI.

E I’intervento del sacerdote è stato ricco di spunti e di indicazioni concrete su come correttamente inquadrare il rapporto di coppia, su come fondarlo su basi solide, sui rischi da evitare, sui più frequenti errori che si fanno e che portano sempre più frequentemente alla crisi e alla rottura. "Il messaggio che intendevamo dare - sottoIinea Paolo Lukolic, presidente del Punto Famiglia Mugello-, è che occorre reagire, in positivo, a un’impostazione socia le e culturale che sta minando la famiglia. Come ha sottolineato don Bonetti oggi siamo abituati ad essere amati più che ad amare. E se non riscopriamo il grande valore della gratuità, del dono di sé, del sacrificio, anche il rapporto di coppia è sempre più a rischio." "Oggi assistiamo a molte separazioni affrettate, non elaborate, subito intraprese - nota Susanna Fontani-. Tante coppie, per evitare di soffrire ulteriormente, perché non intravedono altre possibilità, imboccano la via della separazione... Ma sarebbero tanti gli strumenti di cui servirsi prima: da una consapevolezza di una crisi può scaturire la decisione di una buona psicoterapia, farsi aiutare, uscire dal guscio patologico, privato del “siamo noi che non si funziona..."’

Per questo il Punto Famiglia intende continuare a pro porre riflessioni su questi temi: "Stiamo organizzando ―sottoIinea Lukolic- altre occasioni di approfondimento, con vari specialisti, alcuni dei quali collaboratori volontari dello stesso Punto Famiglia, sulle difficoltà dei rapporti di coppia e sulle modalità per prevenire e affrontare situazioni di crisi". Così Lukolic conclude con un doppio invito: "E’ stato bello vedere così tanta gente al|l’incontro a Villa Pecori: mettersi insieme, riflettere insieme su queste cose è importante. Ma bisogna dar si continuità. Per questo invito a partecipare anche ai prossimi incontri che saranno proposti, e che daranno la possibilità anche di uno scambio di idee e di esperienze. E invito a collaborare con il Punto Famiglia: è un’iniziativa che cerca di rispondere alle più varie esigenze della vita familiare, e quindi la porta è aperta per tutti coloro che vogliano dare un contributo positivo. Nuovi apporti di idee e di risorse sono ben accetti, e così potremo offrire ancora di più occasioni costruttive di sostegno ai bisogni della famiglia".

Tratto da "IL FILO, Ottobre 2010".

 


 

Parola di psicoterapeuta: "La separazione non è la soluzione ai problemi di coppia"

Un'atmosfera calda e accogliente quella che si è creata a Villa Pecori Giraldi, a Borgo San Lorenzo, per l'incontro organizzato da «Punto Famiglia Mugello» sul tema delicato e attuale della separazione. Incontro che prendeva spunto dalla presentazione del libro della psicologa psicoterapeuta Susanna Fontani, «Caro marito, mio ex» fresco di stampa, per i tipi della Gribaudi. Circa 150 persone presenti, tra le quali diversi sacerdoti della zona e rappresentanti delle varie realtà della chiesa locale, come i neocatecumenali e i focolarini, hanno reso possibile un confronto estremamente interessante. Ha introdotto la serata il presidente di Punto Famiglia Mugello, Paolo Lukolich, poi ha preso la parola la dottoressa Fontani e in chiusura mons, Renzo Bonetti (già direttore dell'Ufficio Nazionale di pastorale della famiglia della Cei) che ha regalato spunti di grande introspezione e spiritualità. " Dottoressa Fontani, un libro, il suo, che affronta un tema delicato e scottante, visto che le separazioni nel nostro Paese sono in aumento. Come ha reagito il pubblico a questa provocazione che comincia già dal titolo? «Il pubblico ha reagito bene perché si è reso perfettamente conto che non il libro, ma solo il titolo è una provocazione. Infatti l'opera vuol celebrare l'amore partendo proprio dalla sofferenza che scaturisce da una separazione, da un’immaturità emotiva e religiosa che appartiene a entrambi i personaggi». Lei ha impostato il suo libro come una lunga lettera scritta da una donna all'ex marito, raccontando il percorso compiuto dalla coppia fìno alla sua separazione. Lei crede che sia davvero inevitabile separarsi? «No, non credo assolutamente che sia necessario separarsi, al contrario sono convinta che se la Chiesa riuscisse a diffondere il suo messaggio di antropologia cristiana che parte dalla Genesi, dal concetto "una sola carne", fino al Cantico dei Cantici, ecco allora che le coppie potrebbero trovare risposte alle loro angosce, potrebbero indirizzarsi verso la ricerca di un senso e scoprire che Cristo è il senso di tutta la loro vita, proprio attraverso la loro vocazione matrimoniale». In quali casi, a suo avviso, la coppia non può rimanere insieme? «Se la coppia non è sola, ma c'è Cristo fra i due coniugi, non si separeranno, lo scrivo chiaramente nel libro». Non le sembra incoerente dedicare il suo libro «a quelle coppie che ancora non si arrendono e coraggiosamente continuano a sperare nel potere vivificante dell'amore» se proprio il suo libro racconta il dolore di una separazione e quindi di una coppia che non esiste più? «Dedicare il libro alle coppie che non si arrendono e continuano a stare insieme è ciò che intendevo fare e che ribadisco. Ciò non significa che non si debba scrivere della sofferenza che una separazione provoca. Le separazioni e i divorzi aumentano: cosa producono? Don Renzo ha detto che con il libro ho fatto una “tac” dei sentimenti devastanti e dolorosi che una persona vive durante una separazione. Questo non significa che sono favorevole alla separazione, anzi è un monito che caso mai mette in guardia in senso opposto: "Non crediate di risolvere i problemi così, è una fuga da voi stessi che provoca solitudine e aridità emotiva'. Amare non significa ”essere amati e felici", ma è un'indole che ci fa muovere verso l'altro, per l’altro, nella piena gratuità, nell’accoglienza della gioia, ma anche della sofferenza che la relazione può portare». Qual è il trend che si evidenzia in Mugello: la coppia regge o no? «Non possiedo dati al riguardo se non quelli derivanti dalla mia esperienza personale e professionale. Ho quattro figli e frequento per questo tanti genitori; incontro ogni giorno tante belle famiglie che credono nel matrimonio e nei valori della famiglia, per cui le dico sicuramente che "la famiglia tiene" in Mugello, ma purtroppo sono anche a contatto con la sofferenza di coppie che attraversano periodi critici e si sentono sole nel loro dolore. Vivono la loro crisi come un fatto privato, imputabile alla loro cattiva relazione, non hanno speranza di un cambiamento e spesso cercano lo specialista per un sintomo che quasi sempre “copre" un disagio esistenziale, un'affettività malata, tanta solitudine, e soprattutto la mancanza di un orizzonte entro cui indirizzare il loro amore. Il concetto che prevale in questi casi è che se la relazione fa soffrire è lecito, giusto e coraggioso interromperla. Ma dal mio libro emerge chiaramente che ciò è un inganno, perché amare significa donarsi ”gratuitamente” all'altro, significa proteggere la relazione anche se l'altro se ne è andato, perché comunque la Grazia Sacramentale cade sulla relazione. La mia riflessione riguarda uno spaccato di vita coniugale che rappresenta fortunatamente ancora la minoranza delle coppie, ma affinché il numero non aumenti è necessario intervenire in modo serio, offrire strumenti di riflessione, confronti, dibattiti. Il mio lavoro, spero, sia un piccolo seme in questo senso».

Tratto da "TOSCANA OGGI, 31 ottobre 2010". Autore "Francesca Lippi".