La via verso l’autonomia affettiva.

Oggi è purtroppo molto frequente soffrire per un’affettività malata, che genera incapacità di amare in modo adulto.

Si soffre perché non si è pronti ad amare e non, come si potrebbe credere, perché si ama troppo!

Si confonde l'amore con l'essere amati quando invece questo sentimento è un'indole dell'anima,  un modo di essere nei confronti della realtà circostante.

Si ama poco e male: il fidanzato, il coniuge, il figlio.

E' un'educazione all'amore che manca fin da piccoli e che invece dovrebbe essere appresa in famiglia e poi a scuola.Purtroppo veniamo tutti educati a possedere a ricevere, ma non ad amare. Così nasce l'illusione che l'altro debba renderci felici, debba riempirci per dare senso alla propria esistenza. E' il quadro di un amore dipendente, a volte addirittura simbiotico, in cui si ricerca la propria identità attraverso l'altro. La dipendenza affettiva nasce da un precario  e superficiale ascolto di sé , da una bassa autostima e dalla sensazione di non bastare a se stessi. Il primo lavoro da iniziare è quindi con se stessi: riuscire a dare voce ai propri sentimenti profondi, ai desideri, alle ombre che questi muovono e riuscire gradualmente a creare un linguaggio nuovo attraverso cui comunicare con se stessi e con l'altro.