Ascolta l'intervista della Dott.ssa Susanna Fontani a Radio Live Social

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SUSANNAFONTANIPSICOLOGA

9:47 min

 

Genitori per tutta la vita.

La professione di mediatore familiare è sempre più ricercata e attuale nel contesto storico-sociale contemporaneo in cui le separazioni e i divorzi aumentano vertiginosamente, mentre parallelamente diminuisce, in modo direi esponenziale, l’incapacità e la disponibilità di ognuno ad ascoltare, soprattutto quando si scopre che l’altro è fondamentalmente diverso e proprio per questo esprime quell’ “alterità” che sembra limiti il proprio punto di vista.

Questo accade frequentemente quando il legame è intimo, quando l’altro è il coniuge o il convivente con cui si vive un conflitto, ma ciò si verifica anche con i figli.

Le cause sono molteplici e di varia natura. Influisce enormemente il condizionamento di una cultura di massa ed editoriale che stimola stili di vita stressanti, competitivi.

Siamo tutti inconsapevolmente incalzati dalla necessità di fare, produrre, essere efficienti, all’altezza delle aspettative altrui, di essere gratificati e socialmente apprezzati: tutto ciò sottrae tempo agli affetti profondi, alla coppia e quindi alla famiglia.

In caso di separazione il ruolo del mediatore familiare può essere di enorme aiuto al fine di instaurare con la coppia e all’interno della coppia, fra lui e lei, un dialogo in cui l’altro non è visto come nemico, prevaricante, ma comunque come un compagno  con cui ricercare un linguaggio comune che promuova il benessere. Un linguaggio che promuova il bene della famiglia anche in caso di rottura, ma sempre nell’ottica di proteggere il l’equilibrio dei figli, difendendo i ruoli genitoriali, lavorando insieme – coppia e mediatore -per riorganizzare i rapporti familiari in vista della separazione.

Il ruolo del mediatore familiare non è direttivo, non svolge la funzione di “esperto”. Il mediatore accompagna la coppia cercando di aiutarla a riattivare le rispettive risorse. La coppia resta protagonista e determina gli accordi per la separazione, responsabilizzandosi nel ruolo di genitori e  ponendo in primo piano il bene comune della famiglia  precedentemente costituita.

Mantenere vivo il principio del “nostro interesse” rispetto al mio/tuo interesse (che la separazione inevitabilmente evoca), aiuta la coppia a relazionarsi in modo consapevole e costruttivo.

“Il Noi genitoriale” nei confronti delle decisioni  quotidiane opportune da prendere per i figli deve sempre guidare il padre e la madre, perché i figli, piccoli e grandi, hanno bisogno di “vedere” queste radici robuste, soprattutto nel momento del distacco. L’alleanza sincera, matura e la coesione fra i due genitori  permetterà di attutire, parzialmente, il senso di fallimento  che ogni separazione inesorabilmente porta con sé.

Il lavoro del mediatore offre la possibilità di una svolta positiva al conflitto alleviando la sofferenza della coppia e aiutando i due a tenere come riferimento prioritario i valori e tutto ciò che di buono hanno saputo tener vivo durante gli anni della loro unione.

Ma quali sono i presupposti essenziali per intraprendere un percorso di mediazione familiare?

- Consenso delle parti. Risulta necessario che entrambi i coniugi aderiscano al lavoro con il mediatore.
- Analisi consapevole e condivisa delle possibilità future di accordi e di un civile dialogo in un rapporto di fiducia ed empatia reciproca, puntando sulle risorse della coppia, e su un’alleanza fra i coniugi e con il mediatore familiare.
- Neutralità e assoluto rispetto del segreto professionale da parte del mediatore.
- Definizione dei limiti professionali dell’intervento di mediazione familiare, in un quadro relazionale chiaro e trasparente che deve rispettare i canoni deontologici della professione.


 

 

Ascoltare, accogliere, incontrarsi.

I problemi con i figli adottivi, come con i figli biologici, insorgono in genere durante l'adolescenza del ragazzo/a. E' il periodo in cui il giovane percepisce con drammatica insistenza "un buco nero" riferito alle sue origini di cui  spesso sa molto poco e quel poco genera angoscia. Ciò si accentua se i suoi tratti somatici sono diversi da quelli della famiglia dove vive e che è diventata a tutti gli effetti la sua famiglia affettivamente e anche legalmente.

E' una sfida che viene lanciata a volte inconsapevolmente dal figlio, una provocazione, un bisogno di verificare quanto e come egli sia accolto nella misura in cui mostra gli aspetti distruttivi, scomodi, "di ombra" della sua personalità. Contenere e nello stesso tempo accogliere il figlio non lasciandosi sopraffare dalla paura di perdere il suo amore sono compiti molto impegnativi per un padre  e una madre.

E' spesso una battaglia in cui tutti i membri della famiglia devono scendere in campo contribuendo con il proprio aiuto e in alcune fasi del rapporto accettando l’impotenza di non essere d’aiuto.  Comunicare la propria impotenza davanti ad atteggiamenti aggressivi del ragazzo può essere positivo nella misura che serva a instaurare un dialogo più profondo. Non si tratta di cedere alle sue provocazioni, ma nemmeno di assumere atteggiamenti eccessivamente coercitivi nella fase conflittuale del rapporto; è un interagire sottile che oscilla fra il contenere fermo e deciso e l'accogliere tenero e rassicurante.

Sono necessari coraggio e umiltà insieme. Una figura esterna come quella di uno psicoterapeuta può essere utile a trovare la via più efficace da percorrere. 

 

Vivendo accanto a un figlio adolescente può arrivare il momento in cui, con ansia, un padre o una madre dicano amareggiati:

"Non lo riconosco più..parlavamo così bene insieme, era così attaccato a me....adesso fa fatica a salutare, sempre con quelle cuffie ad ascoltare la musica...entra ed esce di casa sempre serio e soprattutto di corsa...non l'avrei mai detto che sarebbe successo a noi..."

E invece accade: è l'adolescenza, la stagione della vita più turbolenta e carica di problemi, aspettative, paure sia dei genitori che dei figli. I genitori si sentono spesso impotenti e i figli invece  si sentono ingabbiati in una realtà troppo angusta, comunque incompresi. Tutta la famiglia è coinvolta in diretta e da questo quadro complesso possono scaturire conflitti o aspettative reciproche presto disilluse.

L'adolescente vive profonde trasformazioni interiori oltre che fisiche,  egli si sente come catapultato in una dimensione adulta che percepisce come estranea se non ostile. Egli può soffrire molto senza esserne consapevole, sentirsi arreso, solo.

E' auspicabile in primo luogo elaborare le proprie ansie di genitore  e quindi, se possibile, ascoltare il figlio instaurando un dialogo franco,  con un atteggiamento empatico, rispettoso dei tempi  del figlio che forse non coincidono con i propri. E' importante fargli capire che, se lo desidera, il genitore gli è accanto e può provare insieme a lui a elaborare il problema di cui non conosce la risposta ...ma forse la possono trovare insieme. Questo è un aspetto a mio avviso essenziale: il genitore si deve sentire coinvolto, deve, se richiesto, scendere in campo e mettersi in gioco. Se c'è un problema  da affrontare questo può diventare un problema familiare e non solo del figlio. Si ricerca insieme un linguaggio nuovo che riesca a connettere i diversi punti di vista, un dialogo aperto rispetto anche a possibili gravi problemi come dipendenze da alcol, droghe, scadente profitto scolastico, apatia, pigrizia, mancanza di interessi, non accettazione del proprio corpo o gravi disordini alimentari.

La consulenza di uno psicologo può aiutare a impostare in modo efficace il dialogo fra genitori e figli adolescenti.


La via verso l’autonomia affettiva.

Oggi è purtroppo molto frequente soffrire per un’affettività malata, che genera incapacità di amare in modo adulto.

Si soffre perché non si è pronti ad amare e non, come si potrebbe credere, perché si ama troppo!

Si confonde l'amore con l'essere amati quando invece questo sentimento è un'indole dell'anima,  un modo di essere nei confronti della realtà circostante.

Si ama poco e male: il fidanzato, il coniuge, il figlio.

E' un'educazione all'amore che manca fin da piccoli e che invece dovrebbe essere appresa in famiglia e poi a scuola.Purtroppo veniamo tutti educati a possedere a ricevere, ma non ad amare. Così nasce l'illusione che l'altro debba renderci felici, debba riempirci per dare senso alla propria esistenza. E' il quadro di un amore dipendente, a volte addirittura simbiotico, in cui si ricerca la propria identità attraverso l'altro. La dipendenza affettiva nasce da un precario  e superficiale ascolto di sé , da una bassa autostima e dalla sensazione di non bastare a se stessi. Il primo lavoro da iniziare è quindi con se stessi: riuscire a dare voce ai propri sentimenti profondi, ai desideri, alle ombre che questi muovono e riuscire gradualmente a creare un linguaggio nuovo attraverso cui comunicare con se stessi e con l'altro.


Anoressia, bulimia e obesità psicogena.




(tratto dall’opuscolo del Ministero per le Pari Opportunità e del ministero della Salute)


In Italia circa tre milioni di persone, pari al 5% della popolazione soffre di disturbi del comportamento alimentare. Anoressia, bulimia e obesità psicogena sono gravi patologie che minano il fisico e rappresentano tre modi differenti di esprimere un profondo disagio personale vissuto sia da uomini che da donne. Anoressia, bulimia e obesità sono gravi patologie che si servono del corpo per esprimere una sofferenza profonda. Il corpo si riempie e si svuota, dimagrisce fino all’osso, ingrassa fino a scoppiare: è il segno visibile di gravi disagi psicologici che rappresentano la vera sofferenza, e come tali, devono essere compresi e trattati. Non si tratta quindi, come può sembrare, di malattie dell’appetito. Queste patologie sono come un iceberg. La punta che emerge, è costituita nell’anoressia, dal rifiuto del cibo, dal conteggio ossessivo delle calorie e dall’iperattività. Nella bulimia da ripetute abbuffate seguite da vomito auto-indotto. Nell’obesità da un’assunzione smodata e continua di cibo che porta ad un importante aumento ponderale. La parte sommersa, che non si vede, ma che senza la quale la punta non esisterebbe, è il luogo dove si situano le problematiche soggettive, i vissuti, le emozioni, il dolore, le esperienze che hanno segnato la vita.

Le cause
Le cause di queste patologie sono molteplici, da rintracciare nella storia della persona e nelle dinamiche della famiglia in cui è nata e cresciuta: Spesso si tratta di una famiglia nella quale il cibo è stato la risposta prevalente ai bisogni di cura e affetto. Spesso si ritrovano nella storia di questi soggetti perdite affettive importanti, abbandoni e altri eventi traumatici infantili. Il cibo diventa (sia nell’ingerirlo che nel rifiutarlo) l’anestetico che permette di non sentire il dolore, ma che impedisce di vivere pienamente la vita.

Gli effetti sul corpo
L’anoressia, la bulimia e l’obesità colpiscono seriamente il corpo. La denutrizione dell’anoressico e il vomito auto-indotto del bulimico causano danni permanenti allo stomaco e ai denti. Disidratazione e ipopotassiemia possono danneggiare il cuore. Nell’anoressia, in particolare, sia per la perdita ponderale, sia per il problema psicologico con la femminilità, si instaura l’amenorrea (blocco del ciclo mestruale), che, se permane per molti anni, può causare l’osteoporosi (decalcificazione ossea). Nell’obesità insorgono patologie cardiocircolatorie, osteo-artro-muscolari e metaboliche (diabete) che mettono a serio rischio la salute.

Il ruolo della famiglia
Il disturbo si manifesta durante l’adolescenza, ma le radici affondano nell’infanzia. Spesso i genitori stessi non sono consapevoli dei propri disagi psicologici irrisolti che possono aver contribuito all’insorgenza del disturbo dei figli. Anoressia, bulimia e obesità sono malattie che creano disorientamento e dolore all’interno delle famiglie, i genitori in particolare, si ritrovano confusi, spaventati e impotenti, con sentimenti di colpa e solitudine. Per tale motivo è auspicabile anche una loro presa in carico, utile per il riequilibrio delle dinamiche familiari.

E’ importante essere disponibili a un ascolto non giudicante, che rispetti gli spazi e i tempi di chi soffre e soprattutto non accanirsi a fare sollecitazioni sull’alimentazione ed è necessario essere consapevoli che i familiari e gli amici non possono curare chi soffre di anoressia, bulimia e obesità. Possono però indirizzarli con fermezza verso specialisti del settore.

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Un Approccio integrato in 12 incontri

Problemi di sovrappeso...Capiamone insieme le cause e i meccanismi

 

 

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In Primo Piano

 

 Domenica 20 Novembre 2022 ore 16:00
a Borgo San Lorenzo, durante la manifestazione INGORGO LETTERARIO, presentazione del libro "Voglio nascere".
Presso:  Villa Pecori Giraldi, Borgo San Lorenzo (FI)


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Domenica 14 Novembre 2021
a Borgo San Lorenzo, presentazione del libro "Amore 2.0 Le relazioni affettive fra i giovani del terzo millennio".
Presso: Villa Pecori Giraldi alle ore 15.00 


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Domenica 24 Novembre 2019
a Borgo San Lorenzo, presentazione del libro "Con il naso tumido e gli occhi lucidi, Storie di intima quotidianità".
Presso: salone Dino Campana, Villa Pecori Giraldi alle ore 15.00 


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 Sabato 13 Aprile 2019
a Pistoia, Convegno Auxilium, Formazione Volontari, tema "Il volontario e la Relazione d'aiuto".
Presso: Aula Magna del Seminario Vescovile, via Puccini 36.


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Sabato 6 Aprile 2019 alle ore 11,00  
a Lucca, in occasione del 36° Life Happening “Vittoria Quarenghi” - “O Babbino Caro” - Padri e madri in cerca di senso.
Presso Sala convegni “Vincenzo da Massa Carrara” Via San Micheletto 2
Ore 11:00  Dott.ssa Susanna Fontani Biagioni
Psicoterapeuta, mediatrice familiare e CTU del Tribunale di Firenze
"PATERNITÀ DIFFICILI. QUANDO LA FAMIGLIA VA SOTTO PROCESSO"
Modera: Dott. Emanuele Petrilli Direttivo nazionale MpVI


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Un Approccio integrato in 12 incontri

Problemi di sovrappeso...Capiamone insieme le cause e i meccanismi
Ulteriori informazioni.


06-06-2016

Intervista a Susanna Fontani, rilasciata alla rivista "50&PIU", Il Valore dell'esperienza, 6 giugno 2016, sul tema IL DISTACCO GENITORI-FIGLI, SINDROME DEL NIDO VUOTO.


16-01-2016

Sabato 16 gennaio 2016 dalle ore 16,30  
presso il Palazzo Pretorio , in piazza Cavour a Barberino di Mugello - Firenze
Riflessione sul saggio " Il distacco genitori figli tra desiderio di autonomia e timore "
Presenta l'incontro il Dott. Fulvio Giovannelli psicoterapeuta, Assessore alla cultura e alle politiche giovanili

A seguire aperitivo

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12-12-2015

Sabato 12 dicembre 2015 dalle ore 16,00 alle 18,30
presso il Centro Ricreativo Culturale della terza età sala marmi - Parterre - Firenze
Presentazione dei libri " Voglio Nascere" e " Il Distacco Genitori Figli tra Desiderio di Autonomia e Timore "
A seguire aperitivo

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26-07-2015

Intervista su Toscana Oggi relativa al mio ultimo libro " VOGLIO NASCERE "

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Sabato 6-12-2014 ore 15 ,00 : Genitori oggi:
LA TEORIA DEL GENDER SAPETE COS'E' ?

Salone parrocchiale in via di Caciolle nr 1 Parrocchia B.V.M Regina della Pace

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16-05-2014 ore 21,00 : RACCONTARE LA FAMIGLIA, EDUCARE ALLA VERITA' - in collaborazione con " La Manif Pour Tous"

Teatro il Momento via del giglio 59 Empoli ( Firenze)

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05-04-2014 ore 17,00 : A scuola di " OMOFOBIA oltre il pregiudizio "

Circolo MCL G.FANIN via Magherini 3 Figline Valdarno ( Firenze)

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28-03-2014 ore 21,15 : A scuola di " GENDER " - L'educazione all'affettività mettendo da parte la famiglia ?

Presso sala della Provincia - palazzo Balì via Cavour,37 Pistoia

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28-02-2014 : L'EDUCAZIONE SESSUALE: RUOLI E RESPONSABILITA' DI GENITORI ED EDUCATORI ALLA LUCE DELLE NUOVE TENDENZE NORMATIVE

Presso Sala delle Eroine - Comune di Pontassieve  via Tanzini 30

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25 -01-2014 : CONVIVENZA E MATRIMONIO , RIFLESSIONI DI CARATTERE PSICOLOGICO E LEGALE
Palazzo Pretorio, piazza Cavour 36 Barberino di Mugello

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07-12-2013 : Presentazione del libro "l'amore nei giorni del coraggio" pressoGiubbe Rosse - piazza della Repubblica 13/14 Firenze

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01-12-2013 : LA FAMIGLIA UNA SFIDA NEL MONDO - teatro parrocchiale della parrocchia San Giuseppe , Marotta dalle ore 16,30 ale 19,00

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24-05-2013 : presentazione del libro "CONVIVERE PERCHE'" presso la Parrocchia Regina Pacis ore 21,15

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03-05-2013 : La fatica e la bellezza del vivere insieme ore 21,00 Compostela Forum Villaggio San Francesco Loc. Senni - Scarperia
Incontro dialogo per giovani, coppie e famiglie con Mons. Renzo Bonetti - introduce Susanna Fontani
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LA NAZIONE 30-04-2013 : Monsignor Bonetti e il bello di avere una famiglia Borgo San Lorenzo

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16-03-2013: DALL'INNAMORAMENTO AL PROGETTO DI UN AMORE PROFONDO. FASI, DIFFICOLTA', DIFESE.
Famiglia come progetto di vita :  tenuto presso associazione Giorgio La Pira, località villaggio Monte Cimone
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19-04-2013: 3° INCONTRO:  LA RELAZIONE COME PUNTO DI INCONTRO TRA DUE DIVERSITA'

IL DIALOGO NELLA COPPIA : MODALITA' E METODO PER UNA BUONA VITA DI RELAZIONE - tre incontri-laboratorio
venerdi' 19 aprile 2013 alle ore 19,00 alle ore 21,00 , presso la  Casa "Don Tonino Bello " - convento dei cappuccini - Senni - Borgo San Lorenzo  :
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15-03-2013: 2° INCONTRO:  LA COMUNICAZIONE EFFICACE: COME AUMENTARNE LA POTENZIALITA'
IL DIALOGO NELLA COPPIA : MODALITA' E METODO PER UNA BUONA VITA DI RELAZIONE - tre incontri-laboratorio
venerdi' 15 marzo 2013 alle ore 19,00 alle ore 21,00 , presso la  Casa "Don Tonino Bello " - convento dei cappuccini - Senni - Borgo San Lorenzo  :
scarica il volantino

 

22-02-2013:

Presentazione del libro della Dott.ssa Susanna Fontani " CONVIVERE, PERCHE' ?"
venerdi' 22 febbraio 2013 alle ore 18,30 , presso il salone Don Bosco della parrocchia della Sacra Famiglia  in via Gioberti  - Firenze - :
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15-02-2013: 1° INCONTRO :  L'ASCOLTO ATTIVO , COME ACCOGLIENZA DELL'ALTRO

IL DIALOGO NELLA COPPIA : MODALITA' E METODO PER UNA BUONA VITA DI RELAZIONE - tre incontri-laboratorio
venerdi' 15 febbraio 2013 alle ore 19,00 alle ore 21,00 , presso la  Casa "Don Tonino Bello " - convento dei cappuccini - Senni - Borgo San Lorenzo  :
scarica il volantino


 

25-01-2013:

Presentazione del libro della Dott.ssa Susanna Fontani " CONVIVERE, PERCHE' ?"
venerdi' 25 gennaio 2013 alle ore 21, presso la sala BLU della parrocchia di San Bartolomeo in Tuto , in via Salvemini - Scandicci - :
scarica il volantino


 

15-01-2013:

Presentazione del libro della Dott.ssa Susanna Fontani " CONVIVERE, PERCHE' ?"
martedi' 15 gennaio 2013 alle ore 21, presso la sala teatrinodelcentro giovanile Corso Matteotti 216 Borgo San Lorenzo :
scarica il volantino dell'evento


 

05-09-2012:

12-09-2012: Giovani e famiglia : 2 incontri a  Settembre". 

mercoledi' 05 Settembre 2012 alle ore 21.00, presso il centro Giovanile del Mugello - incontro con DON GIACOMO STINGHI  : ESSERE GIOVANI,ESSERE RESPONSABILI,  Come difendersi dai rischi di disagi e dipendenze.

mercoledi' 12 Settembre 2012 alle ore 21, presso il centro Giovanile del Mugello - : I RAGAZZI NELL RETE... Alla scoperta dei rischi di internet e dei modi di fronteggiarli - relatori Susanna Fontani, Lanfranco Disibio, Mauro Mantelli
Scarica il volantino dell'evento. GUARDA IL VIDEO DELL'EVENTO


 

16-03-2012: presentazione del libro "L'AMORE NEI GIORNI DEL CORAGGIO".

In data Giovedì 29 Marzo 2012 alle ore 21.00, presso il Palazzo Pretorio - p.za Cavour 36, Barberino di Mugello, si terrà la presentazione del libro .
Scarica il volantino dell'evento.
L'evento sul sito del Comune di Barberino di Mugello.


 

26-01-2012: a marzo 8 incontri sull'ansia e attacchi di panico.

Ciclo di 8 incontri a Firenze sull'ansia e attacchi di panico: riflessioni e strategie per imparare a gestire il problema.
Durante gli 8 incontri di gruppo corso di training autogeno, tecnica di rilassamento psicofisico particolarmente indicata nella terapia dell'ansia.
Per gli esercizi di respirazione sarà presente un istruttore tecnico del CONI.
Per informazioni e iscrizioni chiamare al cellulare 3899735131.
Ulteriori Informazioni.


 

12-07-2011: incontro sull'adolescenza.

In data Mercoledì 7 Settembre 2011, al Centro Giovanile del Mugello - Corso Matteotti, 216 Borgo San Lorenzo, si terrà l'incontro: RIFLESSIONI SULL'ADOLESCENZA, prendendo spunto dal libro "Lettera ad un Adolescente - Vittorino Andreoli, Rizzoli, Milano 2004, 141 pagine."
Ulteriori informazioni.